Aria da quando tu non sei
più tu vivi costretta in
clandestinità chiara piena
di quel profumo che
inebriava i sogni miei
Pura come una vergine
eri tu vivi stuprata
dalla civiltà chiusa ridotta
già in cattività non puoi
curar più nostri guai
Tuu che sei lamadre condannata
a morte dai figli tuoi e
dal sangue del tuo sangue
leggi di giunte comunali
con dentro i porci che
decretan la tua morte
Mhhmhh lo Celentan sempre
lo disse odia chi
distrugge le città
canta da quella notte
di via gluck il pianto dell'umanità
Mhhh raccontami di come di
com'era dolce il sesso e poi
ancor di com'era forte il vento
(Grazie a Gabriele, Loretta per questo testo)